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Prodotti antialghe

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Antialghe liquido non schiumogeno

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ANTIALGHE: Alghicida
Come eliminare le alghe in piscina

Prima di utilizzare un prodotto antialghe con la sua funzione alghicida è bene perdere qualche minuto per conoscere cosa sono le alghe, come si formano e come si combattono.

Cosa sono le alghe?

Prima di trattare il problema è necessario capire con cosa abbiamo a che fare per poterlo combattere a dovere.

Le alghe sono organismi fotosintetici, ciò significa che per vivere e riprodursi hanno bisogno del sole e proprio come tutte le piante si servono di acqua e anidride carbonica per sopravvivere.

Come si può notare la piscina rappresenta un ambiente perfetto per la proliferazione delle alghe che rischiano di aggrapparsi alle pareti e ad ogni angolo della piscina.

È importante prevenire le alghe trattando l’acqua con i dovuti prodotti, perché oltre ad essere antiestetiche possono essere veicolo di batteri nocivi.

Da cosa sono causate le alghe?

Le cause delle alghe sono molteplici ed è bene individuarle in tempo per capire come trattare il problema al meglio.

Innanzitutto, le alghe possono introdursi in piscina a causa di agenti esterni, come pioggia e vento. Infatti, spesso le alghe si presentano sottoforma di spore che si lasciano trasportare dal vento ed entrando a contatto con l’acqua della vostra piscina si moltiplicano.

Una delle cause scatenanti della formazione delle alghe in piscina è il livello sbilanciato di cloro e pH, se questi valori non sono equilibrati si può creare un ambiente favorevole alla loro proliferazione.

Anche un malfunzionamento nella filtrazione può dare vita ad alghe indesiderate. Infatti, se il filtro non lavora bene o è sottodimensionato, l’acqua non viene pulita adeguatamente e ogni batterio presente al suo interno può proliferare dando vita a una moltitudine di alghe.

Quanti tipi di alghe esistono?

L’acqua verde e torbida è spesso causata dalle alghe, per eliminarle talvolta è sufficiente un po’ di olio di gomito e una buona spazzolata per togliere tutte le alghe che si sono formate in piscina.

Non tutte le alghe sono uguali però, infatti alcune sono più infestanti di altre. Vediamo insieme quali tipi di alghe potrebbero attaccare la vostra piscina.

Alghe verdi

Le alghe verdi sono molto diffuse, ma non preoccupatevi sono anche molto facili da eliminare. Le alghe verdi sono semplici da individuare, in quanto l’acqua assumerà un colorito verdastro e le stesse alghe inizieranno a galleggiare in superficie.

Quando si presentano le alghe verdi ciò che bisogna fare è armarsi di spazzola pulisci pareti e spazzolare con decisione, fare un’iperclorazione e infine mettere in ricircolo l’acqua in modo che si depuri del tutto.

Alghe gialle

Le alghe gialle sono abbastanza insidiose e si presentano sottoforma di pollini che si nascondono negli angoli della piscina. Oltre a spazzolare vigorosamente le parti interessate è bene usare abbondante cloro, questo perché le alghe gialle sono particolarmente resistenti al cloro ed è necessario assicurarsi di usarne una quantità maggiore perché faccia effetto.

Alghe nere

Le alghe nere sono tra le più difficili da estirpare, questo perché penetrano in profondità in particolare nelle superfici più porose. Aggrappandosi in maniera così salda alle superfici le alghe nere richiedono diversi cicli di pulizia profonda per essere eliminate. Quando ci si accorge di avere delle alghe nere in piscina bisogna agire in fretta, proprio perché più si aspetta più sarà difficile sbarazzarsene.

Come prevenire le alghe in piscina

Per evitare la formazione di alghe in piscina è fondamentale dedicarsi ad una pulizia e ad una manutenzione regolare.

Tra i primi passaggi fondamentali nella battaglia contro le alghe vi è la prevenzione, ciò vuol dire che le alghe vanno combattute ancora prima che si formino e per fare questo è importante utilizzare un alghicida, chiamato più comunemente antialghe, che crei un ambiente ostile per la crescita delle alghe. L’utilizzo di questo prodotto è consigliato almeno 24 ore dopo l’iperclorazione della piscina.

Si consiglia quindi di eseguire una clorazione shock settimanale, in modo da mantenere sempre limpida e pulita l’acqua della piscina. L’acqua torbida infatti potrebbe essere un’avvisaglia della crescita delle alghe. È preferibile eseguire questa procedura dal tramonto in poi perché il sole può rallentare il processo di superclorazione rendendolo addirittura vano, ecco perché è meglio organizzarsi per fare il tutto nelle ore in cui il sole è già calato in modo da dare tempo all’antialghe di agire e uccidere le alghe.

Non va sottovalutato però il potere della pulizia manuale che è sempre efficacie nonostante richieda tempo ed energie. In questo caso è importante munirsi di una spazzola per piscina adeguata al tipo di rivestimento (PVC, mosaico…) e spazzolare accuratamente il fondo e le pareti per una pulizia profonda. Per eseguire al meglio questo lavoro consigliamo di dotarsi di una spazzola con asta telescopica in modo da raggiungere anche i punti più difficili.

Infine, è molto importante tenere sotto controllo i livelli di prodotti chimici nell’acqua per assicurarsi che siano bilanciati.

È possibile usare l’antialghe per eliminare le alghe?

Per rispondere in breve a questa domanda non consigliamo di uccidere le alghe con l’antialghe, anche perché questo prodotto va utilizzato principalmente (se non esclusivamente) per prevenire le alghe, ciò significa che va usato per evitare che queste si formino.

Per eliminare completamente le alghe dalla vostra piscina vi consigliamo di seguire i passaggi che indichiamo qui di seguito.

Come eliminare definitivamente le alghe in piscina?

Come abbiamo già accennato, per combattere le alghe è consigliato unire pulizia manuale e un corretto dosaggio di prodotti chimici quali cloro e riduttore di pH.

Vediamo insieme più nel dettaglio tutti i passaggi da seguire per eliminare le alghe dalla propria piscina.

Spazzolare fondo e pareti. Non sottovalutiamo la pulizia manuale, quando si tratta di alghe è fondamentale pulire ogni angolo della piscina con una spazzola adatta. Le alghe, infatti, tendono a nascondersi negli angoli più stretti e ombreggiati, tutti punti che anche il miglior pulitore automatico fatica a raggiungere. Se avete una piscina in PVC consigliamo l’uso di una spazzola con setole morbide, così da non rovinare il telo; mentre per quanto riguarda le piscine in cemento o mosaico è preferibile utilizzare spazzole in setole d’acciaio.

Pulizia con aspirazione. Periodicamente è importante eseguire anche un’aspirazione manuale, in questo modo si eviterà di far passare l’acqua contaminata nel filtro e questo permetterà all’acqua di purificarsi, grazie anche ad un parziale ricambio.

Testare l’acqua della piscina. Prima di dosare qualsiasi prodotto è bene assicurarsi che i livelli chimici (cloro e riduttore pH) siano nella norma. Per testare l’acqua potete munirvi di diversi dispositivi come kit digitali, strisce reattive o kit per test liquidi che misurano il pH e l’alcalinità. Se i livelli di chimico sono in regola allora si potrà procedere con la clorazione shock.

Iperclorazione. Una volta testati i livelli dell’acqua è arrivato il momento di procedere con l’iperclorazione. In questa fase le dosi di disinfettante saranno proporzionate al tipo di alghe con cui si ha a che fare, ciò significa che in caso di alghe verdi si consiglia una dose doppia di disinfettante, mentre qualora si abbia a che fare con delle alghe nere la dose può triplicare tranquillamente. Per aggiungere le giuste dosi di prodotto consultare sempre le istruzioni d’uso presenti sull’etichetta per essere certi di non eccedere nelle quantità.

Filtrare e testare. Una volta eseguito lo shock della piscina è fondamentale lasciare in azione il filtro. Infatti, non spaventatevi perché l’acqua potrebbe risultare torbida, ma si tratta solo di alghe morte che galleggiano in superficie. Come anticipato, basterà lasciare in funzione il filtro per almeno ventiquattro ore consecutive e l’acqua tornerà brillante come prima. Fatto ciò, non resta che testare nuovamente i valori chimici dell’acqua per accertarsi che sia tornato tutto alla normalità.

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